Saperi e sapori della cucina cilentana

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La cucina cilentana è tra le più apprezzate anche al di fuori della regione Campania.

La cucina è la più antica delle arti, infatti racchiude un mondo di tradizioni e di tempi della memoria. In passato il focolare domestico era ritenuto il centro della vita familiare ed esisteva il rito della preparazione delle pietanze tipiche dei giorni di festa, che ancora oggi si tramanda di generazione in generazione.

La cucina cilentana ne è un esempio straordinario. E’ ricca di tradizioni culinarie che derivano dalle primizie della propria terra. Rappresenta l’attuazione dell’arte e della semplicità che viene attuata per preparare le pietanze insieme a quella che è la fantasia tipica dei cilentani.

I piatti poveri

I cosiddetti ‘piatti poveri‘ del Cilento riflettono l’arte di arrangiarsi in cucina che è tipico delle donne del luogo fin dal passato, quando l’economia non garantiva di avere le materie prime per cibare ogni giorno la propria famiglia.

Sappiamo che questi piatti cosiddetti ‘poveri’ sono sinonimo di sana alimentazione. Tant’è che la tradizione gastronomica cilentana è una delle basi della dieta mediterranea.

I Cilentani da sempre pongono attenzione al riutilizzo del cibo, coniugando creatività, tradizione e innovazione anche a livello sociale e conviviale. Oggi le pietanze considerate povere hanno un impulso dovuto all’enorme valorizzazione e richiesta.

Infatti, i Cilentani hanno investito il cibo di significati che vanno oltre la necessità di alimentarsi per vivere.

Alcune pietanze della tradizione cilentana

Prevalentemente questa cucina prevedeva gli gnocchi e fusilli, evidenziando quindi l’importanza del grano. E la carne bovina era consumata poche volte l’anno, mentre si faceva molto uso di carne ovina e pollame.

Largo era il consumo di cereali come ceci, cicerchie, fagioli, lenticchie, piselli accompagnati da verdure. Come ad esempio i cicci maritati o la cicciata, tipici in tutto il Cilento. Naturalmente il pesce veniva consumato soltanto lungo la costa perché la carente struttura viaria e la mancanza di mezzi di trasporto ne impedivano lo smercio nell’entroterra.

Molte tradizioni della cucina cilentana traggono spunto dalla Scuola Medica Salernitana che, come medicina preventiva, consigliava una corretta e sana alimentazione.

I tesori della cucina cilentana

Parlare della cucina cilentana rappresenta l’attuazione della ricerca di tesori. Impossibile non citare la menestra maritata oppure la cicciolata di Albanella. Senza dimenticare la riscoperta e la rivalutazione dei prodotti locali che vanno diffondendo quelle che sono le potenzialità gastronomiche di tutto l’entroterra del Sele.

Ritorna la cucina povera che mette in evidenza i prodotti dei contadini, evocando pietanze inventate con i prodotti dell’orto e del bosco, uniti da un filo d’olio d’oliva e accompagnati dal pane fatto in casa. Si tratta di ingredienti semplici alla portata di tutti. Ad esempio un altro piatto importante è la lagana e ceci preparata con ceci di nicchia del territorio cilentano e rappresenta un piatto con un gusto squisitamente unico.

Nonostante l’importanza della tradizione e della memoria, in cucina è importante osare e liberare la fantasia. Infatti ogni tradizione culinaria può essere tramandata anche rivisitando le ricette sperimentate dalle generazioni precedenti ma arricchite da qualche tocco personale.

I prodotti della cucina cilentana

La cucina cilentana vede prodotti di grande pregio e duttilità che appunto sono frutto dell’amore che i contadini impiegano per produrli e si trovano una varietà di ingredienti molto variegati avendo a disposizione montagne, colline e un pescoso mare.

Prodotti tipici del Cilento sono:

Olio d’oliva Cilento DOP, mozzarella di bufala campana DOP, mozzarella nella mortella, provola affumicata di bufala, ricotta di bufala, cacioricotta caprina del Cilento, caciocavallo podolico del Cervati DOP, fagiolo di Controne IGP, Ceci di Cicerale, marracuocci di Lentiscosa, alici di menaica, carciofo tondo di Paestum IGP, carciofo bianco del Tanagro, cipolla di vatolla, soppressata di Gioi Cilento, miele del Cilento, Marrone di Roccadaspide IGP, fico bianco dottato del Cilento DOP, fusilli di Felitto, cavatelli, carne Bufalina, carne di capra e di pecora cilentana, Fiani Paestum IGT, Aglianico del Cilento IGT.

La cucina del Cilento rappresenta un arricchimento culturale in quanto fa riferimento alla memoria locale e alle personalizzazioni delle ricette segrete. Gli ingredienti sono i protagonisti assoluti e oggi rivivono nell’innovazione, ma in riferimento al proprio passato. Infatti rappresenta la cucina di un tempo, tradizionale, che fa capo alla convivialità che si ritrova ogni volta che c’è il piacere di ritrovarsi tra familiari, cari e amici e che diventano i ricordi più belli della memoria di ciascuno.

https://www.notiziedigusto.it/best-diets-ranking-2020-la-dieta-mediterranea-e-la-piu-sana-del-mondo/

https://www.periodicodaily.com/cilento-un-territorio-che-ha-il-mondo-dentro/

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