Floyd Cardoz: chi era il primo chef al mondo deceduto per coronavirus

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Il coronavirus ha mietuto la sua prima vittima anche nel mondo dell’alta cucina. Mercoledì 25 marzo è deceduto l’apprezzato e stimato chef indiano Floyd Cardoz, aveva 59 anni. Il direttore culinario della Bombay Canteen di Mumbai, in India, era stato ricoverato in ospedale a New York il 18 marzo, e dopo appena una settimana è morto. Hunger Inc, la società che controlla e gestisce i ristoranti di fama mondiale di Cardoz, ha spiegato che il maestro d’alta cucina era stato trasportato nella struttura sanitaria dopo aver mostrato i primi sintomi del contagio da Covid-19. Purtroppo, però, le sue condizioni sono peggiorate repentinamente, fino alla drammatica scomparsa.

Floyd Cardoz è morto all’età di 59 anni.

In seguito alla dipartita di Floyd Cardoz, l’azienda ha contattato innanzitutto il Dipartimento della Salute di Mumbai affinché potesse approntare le misure necessarie per controllare tutte le persone che sono state a contatto con il compianto chef nell’ultimo periodo. Nel frattempo, però, sono stati proprio i responsabili dei ristoranti ad avvisare tutti coloro che avevano incontrato il cuoco durante il suo ultimo viaggio in India. In tal modo, costoro potranno rivolgersi ai medici se dovessero riportare delle sintomatologie come tosse, febbre alta o raffreddore, oppure avranno la possibilità di porsi in isolamento o quarantena volontaria.

Floyd Cardoz: cosa c’è da sapere sul genio indiano della cucina

Quella di Floyd Cardoz è una grave e dolorosa perdita per tutto il settore dell’alta cucina. Lo chef è deceduto a New York, dove era rientrato l’8 marzo dopo aver trascorso un periodo di tempo nella sua Mumbai. Ha raggiunto la notorietà non solo per i rinomati ristoranti che ha aperto nella città statunitense, ma anche per aver preso parte a famosi programmi televisivi quali Top Chef Masters e Sara’s Weeknight Meals.

Floyd Cardoz ha partecipato a Top Chef Masters.

Il suo primo approdo nella metropoli newyorchese è datato 1988, ovvero quando aveva terminato di frequentare la scuola di cucina di Mumbai e poi la Global Hospitality Management School presso Les Roches, in Svizzera. A quattro anni di distanza dal suo approdo negli Stati Uniti, cominciò una proficua collaborazione alla Lespinasse con lo chef Gray Kunz, e ben presto da chef de partie divenne sous chef grazie al suo innato talento.

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Col passare del tempo era riuscito ad aprire alcuni ristoranti e a lavorare in altri importanti locali come Tabla, El Verano Taqueria e North End Grill. Nel 2014 aveva deciso di lasciare proprio quest’ultimo per iniziare un nuovo progetto con White Street, di cui era stato chef esecutivo-consulente durante il primo anno di attività. Nel 2015 Floyd Cardoz era riuscito a tornare nella sua amata India, dove aveva realizzato il sogno di inaugurare il primo ristorante a Mumbai, The Bombay Canteen, che di fatto ne aveva decretato la consacrazione su scala mondiale. Nell’estate del 2016 aveva però deciso di rientrare a New York dove aveva invece inaugurato Paowall, dedicandosi principalmente alla cucina indiana accessibile.

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