Podere Forte: presenta “Filiz Rosé” Sangiovese Rosé 2021

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Il Podere Forte, conferma l’impegno dell’azienda nella costante ricerca della qualità e della produzione di vini che vogliono essere espressione massima del territorio. Vino biologico e biodinamico, nasce da una selezione di Sangiovese del Podere, i cui vigneti si caratterizzano per argille e limo nei primi 60-70 cm.

Filiz Rosé 2021: dal Podere Forte

Un vino dal colore luminoso e sensuale che si distingue per le sue nuance color salmone. Ricco il bouquetaromatico caratterizzato dai profumi di pompelmo, rosa e fragolina di bosco che si fondono in una chiusura fresca di erbe spontanee. Il gusto si conferma sapido ed elegante, accompagnato da una buona acidità che regala freschezza e bevibilità. Palato di grande tensione, con richiamo di agrumi, come il mandarino.

Un rosé dalla spiccata personalità

Testimone dell’amore per il Sangiovese e per una ricerca che al Podere non si ferma mai. Un racconto originario e contemporaneo, dove antiche pratiche di coltivazione e cantina sposano tecnologie d’avanguardia mai invasive, in una cornice che dona vini d’eccellenza. I frutti sono raccolti in piccole cassette da 15 Kg, segue una rigorosa selezione manuale del grappolo. Alla loro leggera pressatura, segue la fermentazione spontanea in vasche d’acciaio dove prosegue l’affinamento sulle fecce fini per 6-8 mesi. Si chiude con l’affinamento in bottiglia per 3 mesi.

Prodotto in 800 bottiglie

Filiz Rosé 2021 è frutto di un’annata caratterizzata da un inverno ricco di precipitazioni, con una primavera fresca e un’estate soleggiata e ventilata, con qualche breve picco di calore. Un ricco temporale di fine agosto ha coinciso con l’inizio della fase di maturazione e con le condizioni ideali per la stagione di vendemmia. Il rosato è stato raccolto a metà settembre. La bottiglia ha uno design morbido e sinuoso e il colore dell’etichetta ricorda la bella stagione, con le sue rose in fiore. Perfetto per accompagnare le sere d’estate, fresco, delicato e giocoso si può degustare con pietanze diverse che vanno da un antipasto o primo di pesce, fino a un secondo di carne oppure per l’aperitivo con formaggi freschi e salumi.

“Filiz Rosé” Sangiovese Rosé 2021

Podere Forte in Val d’Orcia, il bello e il buono della Toscana

L’azienda vitivinicola, che comprende l’Osteria Perillà, ha restaurato la cappella di Vitaleta, del ‘500. Qui, tra il monte Amiata e l’Umbria, tra cipressi e campi di grani, ha fatto tornare a nuova vita il Podere Petrucci, ribattezzandolo Podere Forte e conducendolo con una filosofia precisa innervata dall’idea che lo guida in ogni azione: «La terra ci è stata data in prestito, il nostro compito è restituirla migliore alle generazioni future». Per restituire la terra della Val d’Orcia migliore di come l’ha trovata, Pasquale Forte ha scelto di praticare l’agricoltura biologica e biodinamica. Scommettere (a ragion veduta) sulla biodiversità affiancando a campi di grano, oliveti, vigne, alveari e l’allevamento di suini di Cinta senese, di vacche di razza chianina, pecore Suffolk e animali da cortile.

Il cuore del Podere Forte

La Cantina, dove si producono vini del territorio da un vitigno autoctono come il sangiovese e da altre uve che il terroir toscano accoglie e nutre. Anche l’arte della vendemmia segue il ritmo della natura. Praticata a mano soltanto quando la maturazione è perfetta, senza preoccupazione alcuna che vada avanti da metà agosto fino a metà settembre. La naturalità delle pratiche agricole, però, fa il paio con la tecnologia che non soffoca, ma aiuta e completa: dalla cantina progettata su misura per evitare lo stress meccanico a uve, mosti e vino, alla sperimentazione dei droni per i trattamenti biodinamici microdiffusi.

Pasquale Forte
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