“Senza bidoni, ma col conto Tari da pagare”: il paradosso del ristorante Asama Sushi a Casalecchio

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Quando apri un’attività di ristorazione, aspetti lavoro, clienti, cene e profumi… ma non ti aspetti di trovarti a dover gestire i rifiuti “a mano”… senza bidoni! È quanto accaduto ad Asama Sushi, il nuovo locale inaugurato il 17 settembre a Casalecchio di Reno (BO).
La beffa? Il primo conto che è arrivato puntuale è stato quello della Tari, la tassa sui rifiuti. Peccato che i bidoni per differenziare e smaltire i rifiuti non ci fossero ancora.


🗑 L’attesa che diventa problema

I gestori del ristorante – tra cui la socia Rongtao Wu – avevano presentato la richiesta per ricevere i bidoni alla fine di agosto, quando stavano preparando l’apertura.
All’ufficio Hera, la promessa era stata chiara: “entro due settimane avrete i contenitori”.
Ma le settimane sono passate, le promesse pure — e il 17 settembre, giorno dell’apertura ufficiale, i bidoni ancora non erano arrivati.

Per quasi tre settimane, il locale si è arrangiato in vari modi:

  • portando i rifiuti alla stazione ecologica di Zola;
  • depositandoli temporaneamente nel retro, nonostante la consapevolezza che non fosse una soluzione dignitosa;

Il disagio era evidente: rifiuti organici, imballaggi alimentari e prodotti da cucina difficilmente gestibili “a mano”.


📬 La Tari: una tassa che non aspetta

Nonostante la mancanza dei contenitori, la cartella Tari è arrivata puntuale.
Il ristorante si è trovato così nella contraddizione paradossale: pagare per qualcosa che non poteva (ancora) concretamente utilizzare.
Cosa fare? Accettare e pagare? Sollevare una contestazione?


🏢 L’intervento di Hera e le scuse

Dopo le segnalazioni, la multiutility Hera ha rilasciato una nota ufficiale: “Ci scusiamo per aver consegnato le dotazioni per la raccolta differenziata con un ritardo determinato da un problema organizzativo di gestione della domanda.”

Hera ha inoltre ricordato che i cittadini e le attività possono inviare segnalazioni tramite il numero verde 800.999.500 o l’app Il Rifiutologo, che consente di inviare fotografie georeferenziate perché gli operatori intervengano più rapidamente.

Fortunatamente, qualche giorno dopo la protesta pubblica, i bidoni sono stati consegnati al ristorante: la situazione critica è rientrata, anche se il danno alle prime settimane di attività resta.


🤔 Questioni aperte

  • Responsabilità e tempi di servizio: è plausibile che un servizio essenziale come la raccolta rifiuti richieda così tanto tempo da organizzare?
  • Tari vs servizio effettivo: è giusto che un’attività paghi una tassa per un servizio che non è immediatamente operativo?
  • Sistema di segnalazione e trasparenza: l’app Il Rifiutologo e il numero verde sono utili, ma servono tempi di intervento rapidi e un flusso efficace tra segnalazione e azione.

📌 In conclusione

La vicenda del ristorante Asama Sushi mette in luce un paradosso amministrativo che può ripetersi ovunque: fare impresa significa affrontare non solo la cucina, i clienti e le licenze, ma anche la burocrazia dei servizi, che talvolta latita.
Quando apri una attività, ogni dettaglio conta: e avere i bidoni per i rifiuti fa parte di quei dettagli che dovrebbero essere “automatici”, non un problema da risolvere sul campo.

Te le promettono, te le fanno aspettare, e nel frattempo ti inviano il conto. È una buona ragione per chiedere #ServiziConcreti.

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